Gnocchi di patate

In un’afosa e annoiata mattinata di agosto ho deciso di fare gli gnocchi, quasi un gioco con mia figlia.
E’ un piatto molto antico e presente in tutta Italia in molteplici varietà. Quella che vi propongo oggi è sicuramente quella più diffusa: gli gnocchi di patate.
C’è chi li fa solo tagliati a pezzetti e cotti così, io invece li preferisco “cavati”, una specie di cavatello rigato. A parere mio prendono anche meglio il sugo, mentre l’altro tipo sono solo una pallina di pasta liscia e pienotta che dentro resta insapore. Ma è solo questione di gusti.

La ricetta

Ingredienti per 4 persone:
Per quanto riguarda gli ingredienti non ci sono dosi precise, dipende dalle patate che si utilizzano e dal loro grado di umidità. E’ preferibile usare patate vecchie piuttosto farinose, come quelle rosse o a pasta bianca, che contengono poca acqua e quindi prenderanno meno farina. E’ importante non incorporare troppa farina, altrimenti gli gnocchi risulteranno duri. Un’altro accorgimento è quello di cuocere le patate a vapore per fargli assorbire meno acqua. Io le cucino a vapore nel microonde n pochissimi minuti.
Solo a titolo indicativo potremmo dire che per 4 persone occorrono 1 kg. di patate e circa 250/300 gr. di farina. Alcuni aggiungono 1 uovo per rendere l’impasto più corposo, o del parmigiano, ma a mio parere cambia il sapore, non ho mai messo nulla e sono sempre venuti perfetti. (e poi detto tra noi io detesto il formaggio!)
Lessate le patate in acqua salata, o cuocetele a vapore, pelatele e schiacciatele ancora calde su una spianatoia. Aggiungete la farina poco alla volta, come già detto, non sappiamo bene quanta ne prenderanno le patate. Impastate velocemente fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo piuttosto consistente ma ancora morbido. Lavorate la pasta il meno possibile, più si lavora più le patate diventano appiccicose.
Fate dei rotolini dello spessore di 1 cm. circa e tagliateli in piccoli pezzi di circa 2 cm. Spolverate abbondante farina sul piano di lavoro per evitare che si appiccichino.
Fate scivolare i pezzetti di pasta sull’apposita tavoletta dandogli una forma cava premendo leggermente con il pollice. Potete usare  anche i rebbi di una forchetta o il retro di una grattugia (che ricordi! Quando ero bambina si usava la grattugia!).
Fateli rotolare direttamente su un vassoio ricoperto con un canovaccio infarinato e lasciateli riposare circa 15 minuti. Da qui passeranno direttamente in pentola. Cuoceteli in abbondante acqua salata e scolateli non appena vengono a galla.
Ci sono svariati modi di condirli, ma il condimento che preferisco è la salsa semplice di pomodoro al basilico, meglio se fatta fresca, ma questo dipende dalla stagione. C’è chi li fa anche al ragù, io col ragù preferisco le fettuccine all’uovo, ma questa è un’altra storia.

Suggerimenti:
Mentre li preparate tenete il resto dell’impasto avvolto in un canovaccio per evitare che si asciughi, soprattutto se c’è molto caldo.
Non lasciateli troppo tempo nel vassoio, la patata perde umidità e si asciugano troppo.
Se ne avete fatti in quantità industriale, potete congelarli mettendoli in un vassoio, in solo strato, nel congelatore. Il giorno dopo potete conservarli in contenitori o nei sacchetti per congelare. Al momento di utilizzarli andranno buttati direttamente nell’acqua bollente salata.
Potete farli di colore diverso mescolando all’impasto spinaci, salsa, nero di seppia, ecc.

Categorie: Foto, Piatti vegetariani, Primi piatti
Tag: , , , , , , , , , , , , ,